L’integrazione porto-ferrovia come leva per la competitività dei porti. Il caso Trieste

Estratto dal comunicato dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Orientale

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Lo scorso 11 dicembre si è svolta a Trieste la conferenza intitolata “L’integrazione porto-ferrovia come leva per la competitività dei porti. Il caso di Trieste”, organizzata dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale nell’ambito dei progetti europei TriesteRailPort e RTALF.

Obiettivo della giornata di lavori, a cui hanno partecipato vari ospiti, tra cui Anne Jensen, Coordinatrice europea per il corridoio Baltico-Adriatico, Cristina Amirante, Assessore alle Infrastrutture della Regione FVG, oltre a rappresentati della Banca Europea degli Investimenti, Ministero dei Trasporti, RFI, è stato di fare il punto sullo stato dell’arte degli investimenti ferroviari dello scalo giuliano.

L’Autorità di Sistema Portuale ha lavorato negli ultimi anni per potenziare le infrastrutture ferroviarie dei due scali di Trieste e Monfalcone grazie a fondi nazionali e ai fondi europei del Programma Connecting Europe Facility, con cui sono stati cofinanziati i lavori alla stazione di Campo Marzio e la progettazione della nuova stazione di Servola: interventi per i quali sono stati mobilitati complessivamente più 280 milioni di euro.

Per quanto riguarda invece gli investimenti totali nel settore dei progetti europei, sono attualmente tredici i progetti cui partecipa il porto di Trieste, con un budget globale di circa 53 milioni di euro, di cui due relativi alla decarbonizzazione, sette alla digitalizzazione, tre alla costruzione di nuove infrastrutture e uno alla cultura portuale.

Per il Commissario straordinario dell’Authority, Vittorio Torbianelli, che ha chiuso la mattinata di lavori, “Trieste, anche grazie alla capacità di unire fondi europei, si conferma come porto modello per lo sviluppo del trasporto ferroviario. E non si tratta solo degli ingenti investimenti in infrastrutture, ma di un vero e proprio sistema di scelte strategiche e di attività, che richiede notevole coinvolgimento economico e competenze specifiche”.

Antonio Gurrieri, CEO di Alpe Adria, intervenuto nella sezione tecnica del convegno, ha dichiarato: “Ancora una volta, oggi si è dimostrato come la ferrovia sia la spina dorsale dei collegamenti con il territorio ed i mercati di riferimento, oltre che costituire la modalità di trasporto terrestre meno impattante dal punto di vista ambientale. Il porto di Trieste, per scelta strategica, ha mantenuto e consolidato nel tempo questa spiccata e peculiare caratteristica, che si è poi accompagnata a un consistente sviluppo dell’intermodalità”.

 

Foto di copertina: Trieste Marine Terminal