Navigare senza rete

Dato per scontato che la protezione dei grandi traffici marittimi, anche in periodo di reshoring, rimane un elemento cruciale, ricordiamo che l’attuale gestione della navigazione delle navi mercantili é principalmente attuata tramite strumenti esterni come il GPS, le carte elettroniche ed altri sistemi di controllo e verifica della navigazione in remoto.

Senza considerare la gestione dei sistemi di bordo, per la quale diventa sempre più essenziale la cyber security specializzata del settore.

Le prime cose che potrebbero avvenire in caso di acutizzazione dei conflitti sono appunto le azioni di disturbo, che causerebbero l’impossibilità di usare questi strumenti e quindi le navi si troverebbero nuovamente, dopo molti lustri, nella necessità di effettuare la navigazione esclusivamente con i mezzi di bordo.

Esistono certamente protocolli di emergenza (anche riservati) in possesso dei Comandanti, che danno indicazioni su come procedere e, nel caso, dove confluire su eventuali aree sicure o di formazione di convogli scortati da navi militari, dotate della navigazione inerziale che garantisce autonomia da sistemi e fonti esterne.

Per le strette esigenze della navigazione la nave mercantile, quindi, procederà durante la navigazione costiera seguendo i principi della stessa, facendo il punto nave con i rilevamenti tramite strumentazione di bordo (girobussole) e carte tradizionali dei punti costieri, principalmente fari, e durante la navigazione oceanica (ovvero non in vista di costa) con la navigazione tramite punto astronomico, che permette la completa indipendenza operativa della nave da qualsiasi fonte esterna (radio o altri strumenti).

Come si esegue un punto nave astronomico?

Servono: il sestante, un cronometro nautico, le Tavole nautiche e le Effemeridi dell’anno corrente, tutti elementi in dotazione standard della nave.

 

1) Calcolo della meridiana.

L’osservazione deve determinare l’altezza sull’ orizzonte del sole a mezzogiorno (non ore dodici) e quindi la sola latitudine, mentre la longitudine viene calcolata con precisione non elevata con un paio di osservazioni del sole prima di mezzogiorno.

2) Punto nave stellare.

Può essere fatto in linea di massima solamente al crepuscolo mattutino e serotino ovvero nel breve periodo (pochi minuti) durante i quali sono visibili sia alcuni astri particolarmente luminosi sia tutto l’orizzonte a 360 gradi.

Tramite il sestante viene riportato ad un momento esatto fissato dal cronometro l’altezza dell’astro sull’ orizzonte quindi con un opportuno calcolo (tramite tavole nautiche ed effemeridi) il cerchio di altezza sul quale la nave si trova (altrimenti l’altezza dell’astro osservato sarebbe diversa).

 

Per determinare il punto esatto dove si trova la nave bisogna intersecare di norma quattro cerchi di altezza degli astri osservati (i cui segmenti utilizzati nella scala usata per la navigazione diventano rette di altezza) possibilmente a 90° uno dall’altro. Con gli incroci degli stessi si determina il “punto nave”.

Questo calcolo se effettuato a regola d’arte dà una posizione molto precisa della nave anche in condizioni di navigazione prolungata illimitata.

Per fare queste osservazioni e questi calcoli occorre una certa dimestichezza che un tempo era corrente patrimonio degli ufficiali di bordo sia nella “praticaccia” dell’osservazione, sia nell’esecuzione dei calcoli con gli elementi da estrarre dalle Tavole nautiche e dalle Effemeridi, ma che temiamo sia andata un po’ dispersa nel tempo.

L’osservazione col sestante deve essere estremamente precisa come pure il tempo di rilevazione dell’altezza dell’astro, che si calcola al secondo.

La parte calcolo e tutti i dati delle Tavole e delle Effemeridi saranno ora contenuti in programmi dei PC di bordo, che però sono soggetti ad aggiornamenti del software e della protezione forniti ovviamente dall’esterno e quindi potenzialmente soggetti a manipolazioni e malwares del “nemico”.

Rimane quindi la parte osservazione che deve essere fatta manualmente.

Come funziona il sestante? Lo strumento calcola l’angolo esistente fra l’astro e l’orizzonte tramite un sistema di specchi che permette di far collimare l’astro osservato sull’ orizzonte.

Ecco un esempio di calcolo del punto stellare.

 

 

 

Torneremo ai convogli della Seconda guerra mondiale?

Speriamo di non arrivare a quel punto, nonostante le prove “muscolari” in atto; tuttavia, non possiamo escluderlo, come pure la continuazione del passaggio delle navi sulla rotta Asia-Europa via Capo di Buona Speranza, che richiede una navigazione oceanica molto più intensiva dal punto di vista tecnico nautico.

Potrebbe essere considerato anche il traffico Asia-Americhe via Capo anziché via Pacifico.

I porti atlantici degli USA certamente non sarebbero capienti per tutto il flusso, ma nulla vieta di utilizzare quelli della West Coast, facendo passare le navi da Panama (collo di bottiglia superprotetto dagli USA).