Il risultato dell’accordo provvisorio, raggiunto lo scorso 18 dicembre 2023 tra il Parlamento europeo e il Consiglio, prevede un nuovo Regolamento relativo all’efficientamento della rete transeuropea dei trasporti, che include forti incentivi per aumentare l’uso di forme di trasporto più sostenibili e per migliorare la multi-modalità all’interno del sistema di trasporto europeo.
L’obiettivo della nuova normativa è quello di costruire una rete dei trasporti affidabile, continua e di alta qualità che garantisca una connettività sostenibile in tutta Europa senza interruzioni fisiche, colli di bottiglia e collegamenti mancanti.
In tal modo, gli orientamenti concordati per lo sviluppo della rete transeuropea di trasporto, con una nuova scadenza intermedia al 2040, tesa ad anticipare il completamento di progetti su larga scala, rappresentano il piano per la costruzione di ferrovie, strade, vie navigabili interne e rotte marittime a corto raggio e, come detto, qui di seguito, vedono un focus sulle ferrovie e sui collegamenti con Balcani occidentali, Ucraina e Moldavia.
Ma non è tutto. Per poter raggiungere l’obiettivo finale che, neanche a dirlo, è quello di incentivare l’uso di forme di trasporto più sostenibili e migliorare la multimodalità, la rete sarà sviluppata o ammodernata per fasi ovvero, entro il 2030 dovrà essere completata la rete centrale “core”, mentre la rete centrale estesa “extended core” vedrà il suo completamento definitivo non prima del 2040, puntando invece a concludere entro il 2050 la rete globale “comprehensive”.
Parallelamente, per garantire che la pianificazione delle infrastrutture risponda alle “reali esigenze operative”, ovvero un’integrazione tra ferrovie, strade e vie navigabili, il nuovo Regolamento crea anche nove corridoi di trasporto europei, che secondo i co-legislatori “rivestono la massima importanza strategica” per lo sviluppo di flussi di trasporto sostenibili e multimodali in Europa, sia per merci che per passeggeri.
Fonte: Commissione Europea – Revisione TEN-T 2023 – Allegato III: Corridoi europei di trasporto
Ma vediamo ora, in dettaglio, quali sono i principali obiettivi vincolanti dell’accordo:
- Le linee ferroviarie passeggeri sulla rete centrale TEN-T e sulla rete centrale estesa consentiranno ai treni di viaggiare a 160 km/h o più velocemente, entro il 2040.
- Il sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS) dovrà essere introdotto sull’intera rete TEN-T come unico sistema di segnalamento europeo in Europa, per rendere il trasporto ferroviario più sicuro ed efficiente.
- Entro il 2040, sulla rete stradale centrale ed estesa della TEN-T dovranno essere sviluppate aree di parcheggio sicure, in media ogni 150 km. Questo è fondamentale per garantire la sicurezza e condizioni di lavoro adeguate ai conducenti professionisti.
- Gli aeroporti, con oltre 12 milioni di passeggeri all’anno, dovranno essere collegati con il trasporto ferroviario a lunga percorrenza.
- Il numero di terminali di trasbordo deve svilupparsi in linea con i flussi di traffico attuali e previsti e con le esigenze del settore, migliorando anche la capacità di movimentazione presso i terminal merci. Ciò contribuirà a trasferire un maggior numero di merci verso modalità di trasporto più sostenibili e darà impulso al settore europeo del trasporto combinato.
- Tutte le 430 grandi città lungo la rete TEN-T dovranno sviluppare piani di mobilità urbana sostenibile per promuovere una mobilità a zero e a basse emissioni.
- Lo Spazio Marittimo Europeo mira a integrare lo spazio marittimo con altre modalità di trasporto in modo efficiente, fattibile e sostenibile. A questo scopo verranno potenziate le rotte marittime a corto raggio e ne verranno create di nuove, mentre verranno ulteriormente sviluppati i porti marittimi e i relativi collegamenti con l’entroterra.
Su quest’ultimo punto, relativamente ai porti europei ed al loro ruolo cruciale nella transizione energetica dell’Europa e nella sicurezza dell’approvvigionamento energetico, come da comunicato stampa ESPO del 12 gennaio scorso,[1] l’Organizzazione europea dei porti marittimi sostiene fortemente la decisione dei colegislatori di includere i porti energetici nella rete di trasporti europea (TEN-T), ribadendo che, in conformità con la richiesta avanzata dalla stessa ESPO, la posizione di un porto nella rete TEN-T dovrà essere ora valutata non solo sulla base del tonnellaggio, ma anche del suo contributo alla transizione energetica. Ciò rafforza il concetto che i porti, peraltro, si stanno trasformando da “emporio” in cui si movimentano i carburanti, a veri “hub energetici”.
Inoltre, altra novità interessante riguarda la connettività con i paesi terzi vicini. A questo proposito c’è da dire che il nuovo Regolamento non poteva tralasciare il tema delle tensioni geopolitiche in atto. Proprio in risposta all’impatto della guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina, i collegamenti di trasporto con i paesi terzi vicini saranno migliorati, integrando l’Ucraina, la Moldavia e i sei partner dei Balcani occidentali nei corridoi di trasporto europei di recente istituzione e declassando, al contempo, i collegamenti transfrontalieri con la Russia e la Bielorussia.
Altro elemento di rilievo riguarda l’allineamento dei piani nazionali degli Stati membri con la politica dell’UE in materia di trasporti, assicurando la coerenza tra i rispettivi piani nazionali in materia di trasporti e di investimenti e le priorità del nuovo regolamento. I suddetti piani o programmi nazionali dovrebbero, quindi, tenere conto delle priorità stabilite nei piani di lavoro dei coordinatori europei e, una volta adottati, dovranno poi essere trasmettessi alla Commissione.
A questo punto, in seguito all’accordo provvisorio raggiunto lo scorso dicembre, i lavori sul Regolamento rivisto proseguiranno a livello tecnico, prima essere adottato formalmente dai colegislatori ed entrare in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea.
Per finire, si segnala che il lancio della nuova TEN-T e dei suoi nove nuovi corridoi di trasporto europei, così come il finanziamento delle relative infrastrutture, saranno un tema chiave di discussione in occasione di “Connecting Europe Days 2024”, il più importante evento annuale dedicato al settore della mobilità, che si terrà a Bruxelles dal 2 al 5 aprile 2024.[2]
[1] https://www.espo.be/news/europes-ports-welcome-ten-t-agreement-ten-t-is-put