“Con i suoi 5,7 miliardi di euro, cifra che rappresenta il record storico nella storia della Regione e che risulta superiore di ben 642 milioni rispetto alle risorse allocate a dicembre 2022, la manovra licenziata dal Consiglio Regionale il 16 dicembre scorso si pone come un ulteriore significativo passo in avanti verso il consolidamento del sistema socioeconomico del Friuli Venezia Giulia e mira a offrire nuovo impulso all’attrattività del territorio”. Questo il commento del governatore Massimiliano Fedriga al termine dei lavori in Consiglio regionale che, nella notte del 16 dicembre hanno portato all’approvazione dei provvedimenti finanziari per il 2024.
“Tra le principali missioni finanziate, il sistema sanitario, stanziando ben 285 milioni in più rispetto allo scorso anno, di cui 173,6 per la spesa corrente, 44,7 per nuovi investimenti e 25,9 per il sociale: fondi necessari ad affrontare con decisione le sfide relative al diritto alla salute dei cittadini, dall’accesso alle cure alla presa in carico attraverso i servizi territoriali”.
“Di pari peso, inoltre, la conferma di ingenti risorse per le politiche per la famiglia: un settore che, fino al 2017, poteva contare su circa 20 milioni l’anno e che questa maggioranza ha triplicato negli anni fino agli attuali 65 milioni, cui si aggiungono i 18 milioni in più per le due misure straordinarie che, a partire dal 2024, offriranno un cospicuo supporto alle giovani coppie nell’allargamento dei nuclei familiari”.
Nel dettaglio, viene previsto un contributo alle famiglie in occasione della nascita del terzo figlio per l’abbattimento del capitale residuo del mutuo per l’acquisto della casa. Beneficiari i nuclei destinatari della Carta Famiglia che si impegnino a mantenere la residenza in Friuli-Venezia Giulia per tre anni dalla concessione.
Il contributo si applica anche in caso di terzo figlio adottato, purché minorenne. L’importo, in fase di prima applicazione, arriva fino a 20mila euro per figli nati a partire dal 1° gennaio 2024. Una seconda misura mira a incentivare la formazione di nuovi gruppi familiari; a tale scopo la Regione interviene per stipulare una convenzione con gli istituti di credito disponibili a concedere un prestito a giovani che costituiscano un nuovo nucleo familiare per un importo massimo di 30mila euro da estinguere entro 5 anni.
Nel caso di nascita di un figlio, la Regione riconosce un ulteriore contributo di 15mila euro a decurtazione della quota capitale del prestito. Un ulteriore contributo viene erogato nel caso della nascita di un secondo figlio a saldo della quota capitale, pari al debito residuo del prestito. Beneficiarie sono le coppie di giovani che costituiscono un nuovo nucleo familiare in possesso di Isee pari o inferiore a 35mila euro, residente in territorio regionale da almeno 24 mesi continuativi e previo impegno a mantenere la residenza in Friuli-Venezia Giulia per tutta la durata del prestito. Anche in questo caso la misura vale anche per figli adottivi.
Il 30 novembre scorso l’agenzia di rating Moody’s aveva conferito alla regione Friuli-Venezia Giulia un rating superiore a quello dello stato italiano, con un outlook stabile. La Regione si conferma pertanto finanziariamente solida per l’agenzia; certo più della penisola nel suo complesso. In particolare, l’agenzia ha apprezzato la gestione delle risorse da parte delle amministrazioni pubbliche e l’azione decisa della Giunta a sostegno dell’economia locale. Un risultato tuttavia permesso solo dal grado di autonomia finanziaria e legislativa del Friuli-Venezia Giulia.
Moody’s si è anche complimentata con la performance finanziaria della Regione, giudicata capace di assorbire choc di tipo macroeconomico e, al contempo, di sostenere la crescita del FVG. Lo confermano i margini operativi, alquanto consistenti, fissi al 15-20% delle entrate correnti. Lo stock di debito è inoltre basso, alla pari della spesa per il servizio del debito e alla posizione di cassa. Il Pil pro capite, non a caso, è superiore alla media italiana, similmente anche al livello di disoccupazione.
Occorrerà attendere e sperare che la recessione in atto in Germania e le molteplici crisi concomitanti in Europa e nel mondo – belliche, logistiche, immobiliari, finanziarie – non intacchino il giudizio dell’agenzia. (sintesi dai comunicati della Regione FVG)